Pancia gonfia e stitichezza: il Metodo del riposo dell'intestino - iO Donna

2022-05-27 21:05:48 By : Mr. Benny Hu

Pancia gonfia e stitichezza: cosa serve sapere guarda le foto P ancia gonfia, un classico dopo pranzi e cene natalizi. Ora (e sempre) l’intestino ha bisogno di attenzione, seguendo piccole ma preziose strategie per evitare infiammazioni. Pena gonfiore, stitichezza o al contrario diarrea, dolore addominale, bruciore e fitte. Anche chi non ha esagerato con panettoni, pandoro, grassi e alcol durante i giorni di Festa, spesso si ritrova i primi giorni di gennaio ad avere questi disturbi. Soprattutto se si soffre di gastrite, colon irritabile e meteorismo. Per ritrovare un buon equilibrio intestinale non serve “mettersi a dieta” o rinunciare a pasti gratificanti e gustosi. Servono piccoli ma preziosi accorgimenti nella scelta dei cibi, delle cotture e degli orari. Ne abbiamo parlato con il Professore Pier Luigi Rossi, Specialista in Scienza della Alimentazione e in Igiene e Medicina Preventiva e professore (ac) presso l’Università degli Studi di Siena – Arezzo.

Pancia gonfia, fitte e bruciore a livello del basso addome, magari sul lato destro o sinistro, stipsi. Sono sintomi dell’intestino infiammato? Quali sono i segnali del nostro intestino a cui fare attenzione e che cosa ci dicono? «Sono disturbi funzionali. Il meteorismo deriva dalla variazione del microbiota nell’ultima parte dell’intestino. Non può essere corretto se non sistemando tutto l’intestino attraverso alcune sane abitudini alimentari. Se per esempio si sono mangiati troppo dolci, vuol dire che si è introdotto molto glutine rispetto al solito. Quindi c’è un sovraccarico di molecole nell’intestino tenue con compromissione dei villi intestinali. E i batteri naturalmente presenti nella flora intestinale “buona” cambiano la loro composizione», spiega il Professore Rossi.

«Dal 24 dicembre al 2 gennaio, in genere abbiamo mangiato circa 30 kg di cibo solido e liquido. Può sembrare un volume elevato, ma sono circa 3 kg al giorno. Questa massa alimentare, anche piacevole, è stata portata dalla nostra mano ogni giorno dal piatto alla bocca e nel nostro intestino. Questo organo ha la responsabilità di trasformare il cibo “NON SELF” (pane o dolce) in molecole vitali “SELF”, costituenti il nostro corpo. L‘intestino è l’organo più affaticato dopo la festa. Possiamo avere disturbi intestinali, meteorismo, dolori e altre patologie. E avere l’intestino disturbato genera malessere e stanchezza. Allora ripartiamo dall’intestino per recuperare forma e slancio», spiega Rossi. Pancia gonfia: la dieta FODMAP e i cibi da evitare guarda le foto

«Per garantire igiene e benessere intestinale occorre cibo crudo (quando è possibile), liquido e caldo. Controllare il rapporto tra cibo liquido (brodi, minestre, zuppe, minestrone, passato di verdura, crema vegetale, centrifugati, tè, orzo, acqua) e cibo solido. Se domina cibo solido l’intestino è in sofferenza. Pancia gonfia e stitichezza: cosa serve sapere guarda le foto

Per recuperare la piena funzionalità dei villi dell’intestino tenue, organi fondamentali per l’igiene intestinale, è bene eliminare per almeno una settimana ogni alimento composto con farina: pasta, pizza, pane, biscotti, fette biscottate, dolci, prodotti da forno.

E sostituire questi alimenti con cereali interi (farro, miglio, orzo, segale, riso integrale, mais, quinoa, grano saraceno….) che apportano carboidrati complessi senza glutine o con dosi limitate. Eliminare il seitan, perché è un concentrato di glutine.

La fibra idrosolubile, contenuta nei cereali interi, nei legumi e nella verdura, forma con l’acqua nell’intestino tenue un gel che protegge i villi; inoltre la fibra idrosolubile ha una positiva azione prebiotica nel colon. Pancia piatta a 50 anni: gli esercizi giusti e gli errori guarda le foto

Tra i legumi preferire lenticchie e ceci sui fagioli perché sono meglio digeribili. Ottimi anche sotto forma di passati per migliorare il grado di accettazione e digeribilità.

Introdurre verdura cruda all’inizio di ogni pasto, mista e fresca di stagione, finemente tagliata per favorire la funzionalità dello stomaco. Usare l’aceto al posto del sale, arricchire con frutta secca (alcuni gherigli di noce o mandorle o semi di zucca o pistacchi…), ricchi di omega 3. Il Kefir è un alimento probiotico necessario ed utile per nutrire e avere un sano microbiota intestinale. Leggi anche › Yogurt, kefir e intestino: il cibo che nutre il sistema immunitario

Terminare ogni pasto con un piatto di verdura di stagione cotta semplice, oppure sotto forma di minestrone o passato di verdura oppure crema vegetale. Per realizzare una crema vegetale sana e facile basta lavare la verdura, tagliarla a pezzettoni e poi metterla in pentola a pressione con poca acqua fino a coprire appena il livello della verdura. Cuocere 10/15 minuti dal sibilo, poi frullarla. Un giro d’olio extra vergine crudo e via. Yogurt e Kefir: 5 consigli per l'intestino guarda le foto

«Come più volte ho consigliato, confermo l’efficacia di una alimentazione ovo- pesco -vegetale per riportare al benessere l’intestino infiammato e sgonfiare l’addome. Ovvero mangiare solo alimenti vegetali, con la sola eccezione di pesce (due porzioni a settimana) e uova (quattro a settimana). E chi ha il colesterolo alto può mangiare 4 uova a settimana? «Sì, a patto di associare alle uova tanta verdura, perché nelle verdure c’è una fibra idrosolubile che sequestra i sali biliari che emulsionano i grassi. L’inositolo nelle uova è un anticolesterolemico naturale. Poi contengono anche acidi polinsaturi omega 3, in particolare EPA e DHA, con funzione anticolesterolo. L’uovo è una struttura biologica sistemica, con tutti i nutrienti che interagiscono tra di loro», precisa il Professore Rossi. Il pesce fornisce proteine e soprattutto acidi grassi insaturi omega 3, in particolare due polinsaturi chiamati EPA, DHA , essenziali per funzionalità intestinale e soprattutto cerebrale. Le uova forniscono proteine di alto valore biologico, EPA, DHA, vitamina D, A, E, ferro e altri minerali. La fibra alimentare idrosolubile garantisce il controllo della dose di colesterolo presente nelle uova.

I formaggi caprini contengono acidi grassi a catena corta quindi potenti antiossidanti. Mentre quelli bovini, a base di latte di mucca, contengono le granaglie che hanno mangiato le mucche e quindi l’acido palmitico. È bene per qualche giorno dopo le feste sospendere carne rossa, salumi e formaggi bovini.

È bene bere acqua prima, durante e dopo ogni pasto, scegliendo quella con residuo fisso secco superiore a 500 mg / litro e ioni bicarbonato superiore a 600 mg litro. C’è tutto scritto sull’etichetta posta sulla bottiglia, basta fare un confronto fra diversi tipi di acqua per rendersi conto delle differenze per la digestione.

Bere bevande calde durante il giorno, come tè verde o orzo oppure tisane di finocchio, melissa o camomilla o altra bevanda calda. Leggi anche › Tè e tisane invernali, come sceglierle e prepararle per lenire i malanni di stagione › Tisane e Tè verde. Le virtù dell’acqua calda Tè e tisane invernali, come sceglierle e prepararle per lenire i malanni di stagione guarda le foto

Durante la giornata è una sana scelta preparare e sorseggiare estratti o centrifugati misti di verdura (80%) e frutta (20%) Gli estratti o i centrifugati vanno assunti lontano dai pasti o a metà del mattino, nel pomeriggio oppure dopo cena. Cellulite: sette centrifugati per sette giorni guarda le foto Ricevi news e aggiornamenti sulle ultime tendenze beauty direttamente nella tua posta Iscriviti alla newsletter

Se i dolori e il gonfiore persistono e si desidera eseguire un check-up dell’intestino, il Professore Rossi consiglia di chiedere al medico di base alcune analisi mirate: