Lo scheletro dell’edificio della nuova sede di Banca Macerata
Gli scheletri degli edifici sono adesso ben visibili nella loro conformazione, gli operai lavorano ora sulla coibentazione del tetto delle diverse palazzine che compongono il corpo centrale della nuova struttura che sta nascendo lungo la strada Carrareccia. La nuova sede direzionale e di rappresentanza di Banca Macerata in contrada Acquevive avanza a grandi passi ed i lavori si dovrebbero concludere nel rispetto del cronoprogramma che indica come termine il prossimo mese di giugno.
Anche nella vicina area che sarà destinata ad ospitare un ampio parcheggio a servizio della struttura i lavori sono piuttosto avanti, col terreno che è stato livellato pronto per accogliere le opere di sistemazione idraulica prima che vengano disegnati gli stalli di sosta, nonché l’entrata e l’uscita dei veicoli dal parcheggio. L’edificazione del centro direzionale di Banca Macerata contribuirà anche a migliorare la circolazione stradale grazie alle infrastrutture che saranno realizzate tra cui, in prossimità dell’attuale incrocio che si interseca lungo la strada Carrareccia, verrà infatti costruita anche una rotatoria che da un lato rallenterà la velocità dei veicoli lungo l’arteria principale e dall’altro faciliterà l’immissione delle auto provenienti dal capoluogo e quelle che usciranno dalla sede di Banca Macerata.
L’area disponibile su cui è aperto il cantiere è di 15 mila mq, di cui circa 2,7 mila mq che saranno occupati dalla nuova costruzione ed altri 5/6 mila metri quadrati destinati ad un parcheggio di uso privato e pubblico. Questo progetto è nato dall’esigenza di Banca Macerata di realizzare una nuova sede direzionale rappresentativa ed efficiente, che allo stesso tempo diventi un punto di riferimento architettonico e funzionale del territorio circostante. La proposta dell’istituto di credito risulterà integrata nel contesto paesaggistico, rispettandone immagine e conformazione, ma allo stesso tempo possiede naturalmente un carattere particolare e distintivo che rende l’opera un elemento unico, architettonicamente e strutturalmente rappresentativo. Il nuovo edificio sarà modernissimo, tutto acciaio, vetro e cemento armato.
Il complesso edilizio perciò non utilizzerà forme inconsuete o materiali sfarzosi ma si configura, pur nella sua contemporaneità, con forme legate alla tradizione, all’architettura dei luoghi, con materiali semplici ma di qualità ed ecosostenibili che si integrerà nel paesaggio agrario della Val di Chienti caratterizzato sia dalla natura che dall’opera dell’uomo. Ci saranno grandi pareti con vetrate strutturali che, oltre ad inondare di luce gli ambienti, permetteranno a chi si trova all’interno di percepire e godere del paesaggio circostante mentre a coloro che guardano dall’esterno permettono di cogliere l’attività che vi si svolgono trasmettendo così quel senso di apertura e trasparenza che è uno dei valori dell’istituto bancario.
Banca Macerata, prende forma la nuova sede dell’istituto
Trovo che questa costruzione sia una pubblicità terribile per la stessa banca. Una banca del territorio che decide di rovinare il suo stesso territorio costruendo questa roba in una delle poche aree incontaminate rimaste... Con tutto lo spazio inutilizzato che c'è nell'area Valleverde di Piediripa, già smembrata all'epoca. Sono allibito e al contempo felice di essere cliente di ben altra banca.
Wow... questo obbrobrio sarà terminato per giugno, mentre la nuova scuola per il Divini non si sa quando sarà terminata. Mi piace questa efficenza per le cose inutili.
Ma a chi serve? Di chi sono i soldi?
Quando ho visto la gettata di cemento e poi travi e pilastri in acciaio ho pensato ad una azienda agricola che costruiva capannoni per i mezzi agricoli.
il senso di tutto questo? a parte il costruire fine a se stesso? un parcheggio lì sotto? la stazione più vicina? ci sarà un autobus con orari umani'
Molto integrata nellambiente circostante, larmonia con il contesto è imprescindibile. Ah non è una fattoria???
Alberto Di Marzio mi son chiesto sempre perché non costruirla nelle aree industriali, chi avrà mai dato l'autorizzazione? Soprattutto nel bel mezzo della campagna. Poi si voleva collegare Sassotetto con Bolognola, tramite funivia, per una manciata di piloni il turismo me risente negativamente perché sennò dei piloni deturperebbero l'ambiente. Ma una struttura gigante in mezzo alla campagna va bene.
Giulio Gatto Gattari proviamo a chiedere a Banca Macerata di fare i 4 piloni.
Giulio Gatto Gattari ogni volta che passo lì davanti mi chiedo chi possa aver dato l'autorizzazione, quella struttura è brutta di per sé, in quella posizione è davvero un obbrobrio. Soprattutto non riesco a capire perché si continua a voler deturpare il nostro bellissimo territorio con nuove costruzioni, quando vi sono tanti edifici lasciati all'abbandono (vedi i locali ex Ubi a Piediripa)
Laura Lorenzini perché del nuovo ospedale ne vogliamo parlare? Quello sarà 100 volte peggio.
Alberto Di Marzio lasciamo stare... quella bellissima collina sparirà
Laura Lorenzini come a Fermo. Una vallata intera urbanizzata, fanno lospedale in collina. Come a Civitanova, ma almeno quello è stato fatto negli anni 60-70, quando il concetto di ambiente era un concetto fiabesco.
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