ASUS ROG Strix Scar 15 (2022) è un notebook gaming di fascia alta che integra componenti di ultima generazione come il Core i9-12900H, la RTX 3070 Ti e 32 GB di memoria DDR5 per raggiungere prestazioni di gioco da primato. Lo schermo WQHD da 240 Hz impreziosisce il tutto, rendendolo un prodotto polivalente: purtroppo c'è un risvolto negativo, il prezzo.
L'arrivo sul mercato dei notebook delle CPU Core di 12a generazione, nome in codice Alder Lake-H, ha portato tutti i produttori a rinnovare le rispettive offerte. ASUS propone una linea di portatili gaming piuttosto completa in cui spicca senza dubbio ROG Strix Scar 15 (2022). Il modello che è giunto in redazione, dal prezzo di circa 3100 euro, è equipaggiato con un processore Core i9-12900H, una GPU dedicata GeForce RTX 3070 Ti ed è incentrato su uno schermo WQHD (2560 x 1440) da 15,6 pollici in formato 16:9 con refresh rate massimo di 240 Hz e tempo di risposta di 3 ms, il tutto impreziosito dal supporto Adaptive-Sync per sincronizzare il frame rate della GPU con il refresh rate del monitor.
Il processore di Intel prevede 14 core in totale e 20 thread. A bordo ci sono 6 P-core e 8 E-core e 24 MB di cache L3. Secondo Intel i core Performance possono lavorare fino a 5 GHz, mentre gli E-core possono spingersi fino a 3,8 GHz. Il Processor Base Power è pari a 45W, mentre il Maximum Turbo Power indicato è pari a 115W. Questo, però, sono le specifiche di base della CPU che ogni OEM può andare a modificare in base al proprio design.
La GPU di NVIDIA è dotata di 5888 CUDA core e 8 GB di memoria a 14 Gbps su bus a 256 bit per una bandwidth di 448 GB/s. Il TGP della GPU è pari a 150W (con Dynamic Boost). Nel portatile ci sono 32 GB (2 x 16 GB) di memoria SO-DIMM DDR5-4800 (timing 40-39-39-76) e un SSD NVMe PCIe 4.0 da 2 TB, modello Samsung PM9A1. Tutto è racchiuso in dimensioni di 35,4 x 25,9 x 2,26 ~ 2,72 cm per 2,3 chilogrammi di peso: è un notebook gaming e quindi non adatto a frequenti spostamenti.
Aprendo il notebook e guardando lo schermo, si notano subito le cornici ridotte su tre lati ma soprattutto l'assenza della webcam. Una scelta che ad alcuni potrebbe non dare alcun problema perché ne usano una dedicata, mentre per altri potrebbe rappresentare un punto negativo.
Passando all'altra parte del portatile, la base, troviamo un touchpad ampio e che assolve una doppia funzione: può funzionare normalmente, come un touchpad cliccabile per navigare, ma cliccando sulla scritta NUM LK diventa un utile tastierino numerico virtuale.
La tastiera occupa la parte centrale alta della base e si distingue per la presenza di cinque tasti nella parte superiore sinistra per controllare aspetti come microfono, volume, il profilo delle ventole e un tasto con logo ROG dedicato all'avvio di Armoury Crate, il centro di controllo dell'intero sistema, dai profili di raffreddamento all'illuminazione Aura Sync. I tasti funzione possono assolvere diversi compiti e vi sono anche dei tasti multimediali posti in verticale nella parte di destra.
Anche se non è una tastiera nata per la scrittura di testi lunghi, il feeling non è male e la scrittura è silenziosa, il che è sicuramente un pregio. Durante il gaming, fermo restando il profilo Prestazioni attivato, la tastiera si scalda un po' di più sulla parte sinistra osservando lo schermo. Il calore non diventa mai eccessivo, ma abbiamo fatto alcuni scatti con la termocamera - che vedrete più avanti - per mostrarvene la distribuzione.
Osservando la base nella parte destra si scorge una sorta di insenatura che, ovviamente, è fatta per ospitare qualcosa: nella confezione del portatile c'è la Keystone 2 ovvero una chiave NFC che può servire per sbloccare l'accesso a una partizione all'interno del portatile in cui salvare i dati più sensibili, oltre che a passare a impostazioni personalizzate. Tramite il software ASUS Armoury Crate potete intervenire su diverse impostazioni legandole alla chiave NFC. Quanto all'audio, il notebook integra due tweeter e due woofer rivolti verso il basso.
Passando al design notiamo come la base è esteticamente divisa in due, con la parte bassa sinistra totalmente nera e quella destra alta con una scocca semi-trasparente che permette di vedere qualche dettaglio interno. Un'idea visivamente apprezzabile, che spezza il look "total black" di molti portatili e che dà l'idea di un prodotto votato alle massime prestazioni.
Osservando il portatile dal lato sinistro, vediamo due porte USB 3.2 Gen 1 Type-A e un jack combo da 3,5 millimetri. Sopra le porte ci sono delle feritoie che permettono la fuoriuscita dell'aria calda nel notebook.
Sul lato destro non ci sono porte, ma solo delle feritoie anch'esse dedicate all'espulsione dell'aria calda dal notebook per raffreddare al meglio una componentistica hardware di altissimo livello.
Lungo tutta la parte frontale scorre una striscia LED RGB che permette di avere bellissimi effetti di luce sulla propria scrivania. Anche questo è un dettaglio estetico che serve ad ASUS per far emergere l'anima gaming del ROG Strix SCAR 15.
Le altre porte sono tutte situate nella parte posteriore del notebook dove troviamo due USB C (una Thunderbolt 4 e l'altra con capacità di veicolare anche un segnale video DisplayPort), una HDMI e una Ethernet 2,5G che si affianca ai collegamenti Wi-Fi 6E e Bluetooth 5.2, oltre al connettore per collegare l'alimentatore da 280W. Sempre posteriormente, a destra e sinistra, ci sono due feritoie deputate all'espulsione dell'aria calda generata dall'uso di CPU e GPU.
A notebook chiuso si può scorgere nell'angolo superiore sinistro un dettaglio grigio con la scritta ROG che in realtà una piastra intercambiabile e magnetica sostituibile con altre due nella confezione.
Come nella totalità dei portatili gaming, ritroviamo un sistema di heatpipe che raffredda CPU, GPU e chipset trasportando il calore verso le ventole - Arc Flow Fans con 84 pale curve - poste a sinistra e destra. Oltre alle quattro feritoie - due ai lati e due dietro - deputate all'espulsione dell'aria calda, il ROG Strix SCAR 15 prevede l'uso di un composto in metallo liquido (Thermal Grizzly Conductonaut) sulla CPU per agevolare lo scambio di calore con il corpo dissipante.
Da dove entra l'aria fresca? Ce lo spiega direttamente ASUS con la seguente immagine, in cui si può vedere che l'aria passa dalla parte superiore della base, nella parte posteriore dove c'è una striscia forata.
A portatile aperto si può notare che il portatile è dotato di un altro connettore M.2 per l'installazione di un secondo SSD e al centro, dietro a una copertura adesiva, si trovano le due memorie SO-DIMM DDR5. Inoltre, nella parte bassa, c'è ovviamente una batteria che in questo caso è da 90Wh.
Di seguito vediamo la distribuzione del calore con il notebook sotto carico lungo la sua superficie esterna. Si può vedere una macchina viola, che segnale una temperatura inferiore, in presenza dei fori per l'ingresso dell'aria fresca, mentre il calore sale immediatamente dietro, dove le ventole espellono l'aria calda.
Osservando la distribuzione del calore nella parte posteriore, si vede come la parte centrale in cui risiedono CPU e GPU:
Dopo aver parlato di com'è fatto il notebook di ASUS, passiamo alle prestazioni: con una CPU Alder Lake di fascia alta e una GPU decisamente potente come la RTX 3070 Ti ci aspettiamo risultati molto convincenti. Purtroppo i primi due test, Cinebench R20 e Handbrake, dove la CPU dovrebbe quantomeno essere la livello dello stesso modello su altri portatili, risulta sotto le attese. Più avanti analizzeremo il comportamento della CPU per capire il motivo.
Passando ai videogiochi osserviamo risultati sostanzialmente da primato nella nostra suite classica dove il ROG Strix SCAR 15 2022 permette alla GeForce RTX 3070 Ti di esprimersi molto bene. Insomma, come notebook gaming difficilmente ci si può lamentare.
Abbiamo svolto anche qualche test con giochi più moderni e abbiamo isolato nella seguente tabella alcuni modelli per evidenziare come il TGP della scheda video sia molto importante. Lo Stealth GS77 di MSI ha sì una RTX 3080 Ti, ma con un TGP di 105W che la castra pesantemente e permette al notebook di ASUS di produrre prestazioni migliori in quasi tutti gli scenari:
Nonostante i risultati non esaltanti nei test legati alla CPU, il notebook nel complesso è in cima a PCMark 10, un benchmark "di sistema" che serve a dirci che questo notebook è un sistema davvero reattivo, pronto per la produttività quanto per il gaming: ideale quindi per ogni situazione.
L'SSD a bordo di questo notebook si è sempre rivelato molto veloce in tutte le implementazione e anche in questo caso le prestazioni si confermano elevate e utile a sostenere le prestazioni in gaming e non solo.
Comportamento in chiaroscuro per quanto riguarda la velocità delle porte USB: se quelle classiche USB A si fermano a metà classifica essendo delle 3.2 Gen 1, quelle USB C sono di tutt'altra categoria.
Buone anche le prestazioni sul fronte della connettività wireless, con prestazioni di download e upload elevate: fermo restando l'utilizzo di un apparato casalingo di nuova generazione, non avrete problemi per quanto riguarda la navigazione, con il valore aggiunto dato dalla presenza di una Ethernet 2,5G utile soprattutto in gaming.
Portatile gaming non fa rima con grande autonomia, anche se i produttori offrono con i software a bordo svariate modalità per ridurre i consumi quando la potenza non serve. Nel caso del ROG Strix SCAR 15 abbiamo registrato un'autonomia di oltre 6 ore nella visione di contenuti in streaming su Netflix e poco di più nella navigazione web.
Nei test maggiormente legati alla CPU abbiamo visto un comportamento sottotono per il 12900H a bordo del notebook ASUS. Ebbene, come potete vedere nel seguente trittico di test, la CPU non sembra andare oltre il valore PL1 di 35W, mentre software molto utili come HWInfo ci segnalano un PL2 di 70W che dal nostro sample non viene mai raggiunto, con qualsiasi profilo, anche quello Turbo. Di conseguenza le basse frequenze rilevate sui P-core sono naturali.
Al momento non sappiamo se quanto ravvisato sia un bug che ASUS sistemerà durante il classico ciclo di update post-lancio o se si tratti di un'impostazione voluta, il che sarebbe strano viste le similarità dei tre profili. Fortunatamente non sembra incidere troppo nel comportamento in gaming, ma rimane comunque un comportamento bizzarro.
Passiamo alla GPU dedicata, che grazie alla possibilità di attivare il MUX Switch può interfacciarsi direttamente alla CPU bypassando la GPU integrata. In questo caso i tre profili si dimostrano chiaramente differenti, con quello Silenzioso che effettivamente impatta sul chip grafico in modo sensibile. Nonostante le frequenze e i consumi inferiori tra il profilo Turbo e quello Prestazioni, nei due profili le temperature raggiunte dal chip grafico rimangono pressoché simili.
In termini di rumorosità, abbiamo rilevato valori di 43,5 dB con CPU al 100% e 51 dB spingendo la GPU al massimo. Ci troviamo di fronte a un notebook che durante operazioni di produttività pesanti o il gaming fa rumore, ma non troppo considerato il tipo di hardware. La rumorosità contenuta potrebbe essere figlia della limitazione della CPU a una potenza di 35W.
Sul portatile ASUS ROG Strix Scar 15 troviamo un pannello da 15,6 pollici con risoluzione nativa Quad HD di 2560x1440 pixel, per una definizione di 188 pixel per pollice, e con frequenza di aggiornamento fino a 240 Hz. L'analisi strumentale per questo pannello ha mostrato un comportamento complessivo abbastanza convincente. Il bilanciamento del bianco mostra una lieve carenza di rosso, che di converso conferisce una resa lievemente fredda al display, seppur in maniera appena percepibile ad occhio nudo. L'analisi della curva di gamma rileva una valida progressione tonale, rispettosa dell'andamento descritto dal coefficiente standard 2.2. Si registra una luminanza massima di 340 candele su metro quadro, per un rapporto di contrasto nativo di 1000:1.
Sul versante cromatico troviamo un ampio triangolo di gamut che va a coprire quasi interamente il riferimento P3, restituendo colori piacevolmente saturi. L'analisi della fedeltà cromatica testimonia il buon comportamento di questo pannello, con un valore Delta E medio inferiore a 1,5 che dimostra inoltre la trascurabile influenza della dominante ciano rilevata nell'analisi del bilanciamento del bianco.
In sintesi ci troviamo davanti ad un pannello di tutto rispetto, sicuramente molto coinvolgente ed appagante per gli impieghi videoludici e di intrattenimento, ma che si rivela adatto anche alle esigenze dei creator e streamer di oggi.
ROG Strix SCAR 15, in questa edizione 2022 con CPU Intel di ultima generazione e GPU NVIDIA GeForce RTX 3070 Ti, è un notebook in grado di soddisfare tutti i giocatori alla ricerca di un sistema capace di garantire alte prestazioni nei titoli di oggi e di domani. Inoltre, lo schermo WQHD con refresh rate di 240 Hz e Adaptive-Sync si è dimostrato adeguato anche a impieghi con software di creatività.
Internamente è possibile installare ulteriore RAM passando a moduli più capienti e c'è un secondo slot M.2 per espandere lo storage PCIe 4.0. Trattandosi di un notebook di fascia alta, si fa pagare caro: 3100 euro (su ASUS eStore) sono molti, senza dubbio, ma va anche tenuto conto che il display ha una risoluzione elevata che altri modelli simili barattano con il Full HD per mantenere un prezzo più basso. Sta quindi al singolo utente valutare se il Full HD sia adeguato alle proprie esigenze o se il WQHD sia una scelta migliore.
Oggi quando si parla di prezzi - ed è qualcosa che riscontriamo per tutti i prodotti elettronici da diversi mesi a questa parte - bisogna considerare il periodo in cui questo notebook sbarca sul mercato tra strozzature della filiera produttiva, inflazione e costi di trasporto elevati. Insomma, con un altro clima macroeconomico il prezzo forse sarebbe stato inferiore, anche se comunque molto elevato.
L'assenza di una webcam colpisce ma non sconvolge, inoltre è apprezzabile il sistema di illuminazione Aura che illumina il logo sul coperchio, la striscia che corre sotto al notebook e ovviamente la tastiera. Interessante, ma difficile stabilire se apprezzato dai più, il sistema Keystone 2 per cifrare una piccola partizione dati sul disco.
Discreto l'audio, malgrado gli speaker rivolti verso il basso, e ovviamente ottimo il MUX Switch per interfacciare direttamente GPU dedicata e CPU senza passare dalla GPU integrata, guadagnando così prestazioni. Insomma, ci troviamo di fronte a un portatile ottimo ma costoso, quindi accessibile a pochi, ma che si è dimostrato soddisfacente sotto ogni profilo.
Anomalo il comportamento della CPU sul nostro sample per quanto riguarda il profilo termico, con un valore di TDP più contenuto a pieno carico rispetto a quanto ci si attenderebbe sulla carta. Potrebbe comunque trattarsi di una scelta, visti i risultati sotto il profilo della rumorosità, ma potrebbe essere anche un bug. Ciononostante il sistema è riuscito a offrire prestazioni in gaming difficilmente pareggiabili da altre soluzioni.
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